Il piano REPowerEU ha aiutato ad alzare sia gli obiettivi di efficienza energetica al 2030 (dal 9% al 13%) che quelli di diffusione di energie rinnovabili (dal 40% al 45% del fabbisogno energetico complessivo europeo), confermando le direttive del “Fit for 55” e gli impegni di abbattimento dei gas serra entro il 2030. Nel discorso sullo stato dell’Unione, l’esecutivo Ue ha proposto inoltre una riduzione del consumo di elettricità di almeno il 5% durante le ore di punta per i prossimi anni.
Dati questi obiettivi, e in considerazione dell’attuale contesto geopolitico che ha evidenziato la fragilità dei nostri approvvigionamenti, diventa sempre più pressante la necessità di favorire una transizione ecologica “giusta”. Tale necessità impone, a nostro avviso, un’azione coordinata da parte di tutti i soggetti coinvolti, a partire dai consumatori, sempre più attori e protagonisti del mercato dell’energia.
È da qui che parte il progetto "Energie di Comunità" con cui Cittadinanzattiva punta ad aumentare la consapevolezza dei consumatori relativamente ai temi dello sviluppo sostenibile, con particolare attenzione all’efficienza energetica, all’utilizzo di energia da fonti rinnovabili e alla povertà energetica. Altri obiettivi sono: l’incremento della conoscenza e competenza dei cittadini – oltre che degli stakeholder locali - sul tema della sostenibilità energetica e delle possibili azioni da porre in essere per contribuire ad una transizione ecologica giusta; definizione di nuove proposte di buone pratiche che possano favorire lo sviluppo sostenibile della comunità locale.
“Energie di comunità” è un percorso progettuale ha permesso ai cittadini coinvolti di lavorare ad una proposta di buona pratica, legata al tema della sostenibilità energetica, a seguito di attività di sensibilizzazione, informazione, formazione ed engagement e che ha visto la sua conclusione il 5 Dicembre 2024 a Roma con la premiazione di una delle proposte portate dalle sedi di Cittadinanza attiva delle 3 regioni coinvolte: Piemonte, con 5 proposte per il comune di Alessandria e che ha ottenuto la vittoria; Puglia, con 3 proposte per il comune di Cerignola; Noi di Cittadinanzattiva Sardegna con 3 proposte per il comune di Dolianova.
E’ pensato come spazio pubblico per i cittadini, gestito dai cittadini, in grado di dialogare tra loro e con le istituzioni e le aziende energetiche, per trovare soluzioni per garantire maggiore equità e giustizia ambientale e territoriale.
Una delle questioni fondamentali è stata quella di pensare a una nuova forma di coinvolgimento degli abitanti della comunità locale attiva. L’intento è quello di creare modalità di dialogo partecipativo dal basso che sia in grado di coinvolgere le parti essenziali del settore energico.
Uno sportello gratuito gestito da un esperto. Nasce come soluzione alle criticità emerse analizzando la tematica della tutela per garantire al cittadino non solo informazioni (ora carenti) per esempio sui costi dell’energia e sulle bollette poco chiare, ma anche col fine di educare il consumatore a trovare soluzioni.
Il progetto coinvolgerebbe Stakeholder quali l’amministrazione comunale, associazioni di consumatori, scuole, cittadini, ecc.
Sviluppato nelle scuole attraverso forme didattiche quali laboratori e progetti creativi per sensibilizzare le nuove generazioni sull'importanza dell'energia rinnovabile, sull'uso consapevole delle risorse energetiche e sulla sostenibilità energetica. L'obiettivo principale è educare i ragazzi a comprendere i benefici delle energie rinnovabili, promuovere comportamenti responsabili per evitare lo spreco energetico, e incoraggiare un atteggiamento proattivo verso la sostenibilità ambientale.
Perché se ragioniamo in ottica di sostenibilità futura non possiamo non prendere in considerazione lo spazio educativo principale nel quale si formano i cittadini attivi di domani.
Questo ultima proposta ha ricevuto una menzione d'onore durante l'evento e ci ha permesso di farci sentire anche su Rai Radio 1
Il link all'intervista
La Scuola di cittadinanza attiva con il Programma Impararesicuri si occupa dal 2002 di tutelare il diritto a scuole sicure producendo dati attraverso monitoraggi civici e rapporti annuali, promuovendo azioni di pressione e di interlocuzione con le istituzioni locali e nazionali, attività di informazione e prevenzione. Ha promosso e realizzato dal 2003 la “Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole”, per sviluppare la cultura della sicurezza, istituzionalizzata successivamente con la legge 107 del 2015.
In quanto ente di formazione accredito dal Ministero dell’Istruzione fin dal 2005, progetta e gestisce corsi di formazione, attività informative e ludiche per studenti, docenti e genitori delle scuole di ogni ordine e grado, producendo materiali e kit didattici relativi a vari temi quali: l’educazione civica, la cittadinanza attiva, la salute ed il benessere, i corretti stili di vita, la sostenibilità ambientale e l’agenda 2030, i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, la povertà educativa e la dispersione scolastica. Si occupa di misurare la qualità, il funzionamento ed il gradimento di servizi scolastici come le mense e di quelli rivolti al target 0-6, con il coinvolgimento dei diversi attori della scuola.