Giustizia per i diritti è una iniziativa nata nel 1990 con il compito di promuovere una
politica della giustizia che valorizzi l’impegno civico, affinché i cittadini, individualmente o
collettivamente promuovano azioni dirette a prevenire, limitare o rimuovere posizioni di
soggezione, di sudditanza e di discriminazione, che limitino i diritti della persona. Opera
mettendo a disposizione delle altre reti di Cittadinanzattiva le proprie strategie di tutela
giuridica, ponendo al suo centro il punto di vista e i diritti dei cittadini, al fine
di riformare la giustizia. In particolare le sue attività sono finalizzate a facilitare l’accesso
dei cittadini al servizio giustizia; migliorare la qualità dell’organizzazione giudiziaria italiana;
contribuire al dialogo e alla discussione tra le diverse componenti del mondo giudiziario;
promuovere un controllo pubblico diffuso sull’amministrazione della giustizia; promuovere il
riconoscimento di diritti nei confronti di quei soggetti che ne risultino esclusi; impegnarsi
nell’affermazione di nuovi diritti; promuovere iniziative in campo legislativo.
Giustizia per i diritti è costituita da avvocati, cittadini comuni, da operatori della giustizia
che si impegnano a titolo volontario ed operano nei Centri locali di Giustizia per i Diritti,
costituiti nell’ambito delle Assemblee Territoriali, presenti su tutto il territorio nazionale; più di
1.000 sono i legali aderenti; l’attività di consulenza ed assistenza legale è regolata da una
specifica convenzione; una struttura centrale coordina le attività della rete, promuove le
iniziative nazionali e gestisce il Servizio gratuito Pit Giustizia.
Attività: assistenza, consulenza legale, formazione, realizzazione di monitoraggi e studi per
un miglioramento dell'organizzazione giudiziaria
I volontari della rete di Giustizia per i Diritti ricevono su prenotazione il Martedì dalle ore 9,30 alle ore 12,00
e il Giovedì dalle ore 16,30 alle ore 19,00.
POLITICHE
Le principali iniziative di Giustizia per i Diritti hanno riguardato, tra l’altro, la partecipazione
a processi penali di particolare rilevanza (contro l’allora Ministro della sanità Francesco
De Lorenzo e l’ex direttore del Dipartimento della farmacovigilanza Danilo Poggiolini, per
l’incendio della Camera iperbarica dell’Ospedale Galeazzi di Milano, sulle questioni relative
al “sangue infetto” a Trento, nei confronti dei responsabili di Radio Vaticana, quello relativo
alla ipotesi di turbativa d’asta per l’aggiudicazione delle frequenze UMTS, i procedimenti per
le vicende Cirio e Parmalat, etc); la promozione di processi civili aventi carattere
profondamente innovativo (per l’eliminazione di alcune clausole vessatorie nei contratti
bancari, assicurativi e telefonici, per l’eccessiva durata del processo promosso innanzi al
giudice ordinario prima dell’entrata in vigore della legge Pinto, nei confronti di aziende
internazionali per prodotti difettosi, etc.); attività di ricerca nell’ambito della giustizia
civile in Italia (1995); rapporto sui consulenti tecnici d’ufficio (maggio
1999); monitoraggio sulla qualità del servizio giustizia; le proposte di emendamento
all’art. 111 della Costituzione, cosiddetto del “giusto processo”, volte all’inserimento dei
diritti della vittima del reato; la proclamazione, nel giugno del 2001, della Carta dei diritti
del cittadino nella giustizia;progetto europeo sulle 30 cause pilota sull’accesso alla
giustizia, che ha portato ad alcune importanti sentenze (nei confronti dell’ABI, dell’ANIA,
della TIM e del Ministero della Giustizia, di una AUSL siciliana); un seminario europeo
sulla tutela delle vittime.
CARTA DEI DIRITTI
Il 14 giugno 2001, proprio al fine di affermare tali diritti, è stata proclamata la Carta dei diritti
del cittadino alla giustizia, con l’adesione di altre sette organizzazioni civiche, diffusa il
16/11/2001, in migliaia di copie, in 30 tribunali italiani nel corso di una Giornata Nazionale
allo scopo organizzata.
Sette diritti, nessuna pretesa
La carta dei diritti del cittadino nella Giustizia raccoglie principi riconosciuti dalle
leggi, ma disattesi nella realtà.